La quotidianità al fronte

Il conflitto durò quasi tre anni e mezzo: in trincea, nelle fortezze, nei villaggi militari, tra gente proveniente da tutte le regioni (seppur in prevalenza del nord), fu necessario costruire non solo nuovi modi di vivere ma anche nuove strutture e rapporti sociali.

Le difficoltà della Guerra Bianca cementarono stretti legami tra i combattenti e fra questi e il territorio, legami che sopravvissero nel tempo conferendo loro una nuova identità di soldati e di uomini di montagna.

la cucina presso il villaggio militare del Rifugio Garibaldi (2550m s.l.m.) un momento di vita quotidiana nelle retrovie del fronte dell'Adamello vita quotidiana in un camminamento scavato nella neve, in alta quota, sul fronte dell'Adamello momento di ricreazione con esercizi ginnici, presso il villaggio militare del Rifugio Garibaldi artiglieri in posa con orgoglio accanto al cannone italiano da 149mm G. (ex 15cm G.R.C. ret.) M1882 nella postazione a quota 3290m s.l.m. di Cresta Croce (il peso della sola canna è 3237kg) viaggio 'fuori ordinanza' sulla teleferica di Passo di Lago Scuro (2970m s.l.m.) un passeggero d'eccezione in posa presso il villaggio militare di Passo della Lobbia Alta (3020m s.l.m.); sullo sfondo della Vedretta del Mandrone, il Corno Bianco ed il villaggio di Passo Garibaldi