“Ferro&Armi - Storia, arte e produzione di un’eccellenza bresciana”


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Ferro&Armi è un itinerario di promozione culturale e turistica che, dalla Valle Trompia a Brescia, ai luoghi della Prima Guerra Mondiale sull’Adamello, coinvolge ed unisce le miniere ed i siti storici di lavorazione della materia prima, le numerose aziende armiere oggi attive nella valle e i musei, luoghi di valorizzazione delle armi come beni culturali.

Con il contributo di Regione Lombardia, partecipano al progetto:

  • Agenzia Parco Minerario dell’Alta Valtrompia
  • Comune di Brescia - Musei d’arte e storia
  • Comune di Gardone V.T.
  • Comune di Sarezzo (BS)
  • Comune di Pezzaze (BS)
  • Comunità Montana di Valle Trompia
  • Consorzo Armaioli Bresciani
  • Fondazione Museo dell’industria e del lavoro
  • Museo della Guerra Bianca in Adamello
  • Euroarms Italia s.r.l.
Locandina della manifestazione
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Ferro & Armi, ruota attorno all'identità mineraria, siderurgica ed armiera come volano per una nuova fruizione del patrimonio storico-culturale della Valle Trompia e del Bresciano. Nell’ambito dell’obiettivo di governo 2009 ”Promozione del patrimonio culturale, delle arti e dello spettacolo” e per il raggiungimento dell’obiettivo operativo “Sviluppo degli ambiti territoriali di significativa importanza culturale, turistico-culturale e paesaggistica”, la Regione Lombardia, al fine di stimolare e potenziare l’attrattività dei suoi territori, ha promosso azioni progettuali a carattere sovra comunale tra soggetti pubblici e/o privati non profit in partenariato.

Uno dei progetti finanziati è appunto quello denominato "Ferro e Armi: l'identità mineraria, siderurgica ed armiera come volano per una nuova fruizione del patrimonio storico-culturale della Valle Trompia e del Bresciano”. Capofila del progetto è la Comunità Montana di Valle Trompia.

Il progetto si focalizza su due aspetti principali:

  • L’ampliamento della fruizione – attraverso la realizzazione di un percorso integrato - dei luoghi legati alla storia del lavoro minerario, siderurgico e armiero della Valle attraverso il potenziamento dell’itinerario storico già realizzato e il suo ampliamento ad altre realtà
  • Il miglioramento della fruizione dei siti museali del percorso, con attenzione particolare rivolta a tre specifiche tipologie d’utenza: quella diversamente abile, quella in età scolare e, infine, quella aziendale.

Il patrimonio culturale che si intende valorizzare è ovviamente legato alla ben nota vocazione mineraria, siderurgica e armiera della Valle Trompia e del distretto Bresciano: con queste iniziative si intende dar voce all’immenso patrimonio che è molto più dei beni tangibili e materiali quali quelli storici, artistici, architettonici e museali.

In quest’ottica si intendono unire e valorizzare le eccellenze individuate ricostruendo una storia dell'attitudine all'ascolto, dell'irrompere del suono nel processo di riconoscimento dello spazio da parte della comunità e dei soggetti che la compongono, e dare un'interpretazione narrativa del rapporto che lega la ricezione degli ambienti rispetto alle sonorità che li caratterizzano.

La scelta di creare ‘percorsi sonori’, ad integrazione di quelli più tradizionali, è anche una scelta mirata a stimolare utenze particolarmente sensibili, per necessità o per attitudine culturale, all’ascolto dei suoni. Nel contempo il progetto intende utilizzare le potenzialità della telecomunicazione per creare un collegamento audio-visivo tra musei e aziende del settore per costruire offerte museali legate anche all’oggi e offerte di educazione museale che colleghino il mondo della scuola al mondo del lavoro.

Entro a questo progetto sono presenti almeno due momenti forti di visibilità: la partecipazione alla Fiera Internazionale della Armi Sportive prevista a Brescia nell’aprile 2010 e il sostegno al Museo della Guerra Bianca in Adamello all’organizzazione di una manifestazione di tiro storico non competitivo, che si terrà a luglio 2010 secondo modalità che saranno definite.

A seguito di questa sperimentazione si intende promuovere le stesse modalità presso altri siti di archeologia industriale della Regione Lombardia in quanto rientra a pieno titolo nell’ambito dell’attività promossa dall’Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione stessa e della recente legge sulla tutela e la valorizzazione dei beni immateriali.